Chiunque abbia avuto a che fare con questi quadrupedi sa che i cani ansimano quando hanno caldo, questo meccanismo permette al cane di perdere calore di cui non ha bisogno quando la temperatura è troppo elevata. Il meccanismo funziona sul principio di evaporazione, che è estremamente efficace perché si può perdere più o meno 540 volte il calore che si perderebbe cambiando la temperatura dell’aria. L’aria entra nel naso del cane e trova un tessuto complesso e molto irrorato, per cui assorbe calore ed umidità. Dopo aver ceduto ossigeno ai polmoni, l’aria viene espulsa in due modi diversi a seconda che il cane abbia bisogno di perdere calore oppure no:

♦️1. Se il cane non ha caldo espelle l’aria direttamente dal naso, l’aria compiendo il percorso iniziale all’inverso cede di nuovo calore al corpo e la perdita complessiva è minima per cui la temperatura corporea rimane costante. La dissipazione del calore inoltre, è correlata anche alla lunghezza della canna nasale dei cani, che in alcune razze come i brachicefali, essendo più corta, è resa molto più difficoltosa rispetto ad altre razze con canna nasale più lunga.

♦️2. Se invece il cane ha caldo espelle l’aria dalla bocca ansimando. Ansimare comporta rapidi respiri superficiali che causano l’evaporazione di fluidi sulla lingua. Quando l’aria viene espulsa attraverso la bocca, poiché l’irrorazione del sangue è minore e la superficie esposta è molto più piccola, il calore lascia il corpo del cane che riesce così ad abbassare la sua temperatura. Quindi, tanto più l’animale è accaldato, tanto più aprirà la bocca e tirerà fuori la lingua.
Questo meccanismo non interferisce con le altre funzioni vitali, poiché consente all’animale di respirare un volume costante di aria.

♦️È BENE PRECISARE CHE IL PELO LO PROTEGGE DALL’ECCESSIVO RISCALDAMENTO DEL CORPO, fino a quando la temperatura non raggiunge un livello troppo alto, quando questo accade deve cercare di dissipare il calore in altro modo, perché i meccanismi naturali, come l’ansimare non sono più sufficienti, per cui deve adottare comportamenti “artificiali”, quali sdraiarsi su una superficie fredda o entrare nell’acqua, dove un semplice meccanismo di “conduzione” lo aiuta a liberarsi del calore in eccesso.

PER CONCLUDERE, SE PENSATE CHE IL CANE D’ESTATE SENTA TROPPO CALDO E CHE TOSANDOLO MAGICAMENTE AVRÀ FRESCO… È ASSOLUTAMENTE FALSO‼️

E’ quindi una pratica da evitare a meno che non sia necessario, per cause di forza maggiore come, per motivi chirurgici o comunque legati alla salute dell’animale, perché tosandolo gli togliamo la sua protezione naturale esponendolo ai raggi solari, così da provocare possibili scottature, dermatiti e tumori della pelle! Lo strato più esterno dell’epidermide umana si chiama “strato corneo”, è privo di vasi sanguigni ed è formato da due strati di cellule morte, composte da cheratina, una proteina che funge da “impermeabilizzante”. Nei cani (e anche nei gatti) lo strato corneo è molto più sottile di quello degli esseri umani, tranne che sul naso e sui cuscinetti delle zampe; ne consegue che la loro pelle è molto più delicata, sensibile e vulnerabile della nostra.