La displasia dell’anca e’ un problema per la selezione e per la sua sostenibilità e può essere un problema medico legale per l’allevatore di cani.
📌 Certamente, il primo momento nella selezione per un allevatore che si trova a dover fare i conti con la displasia dell’anca è quando vengono selezionati i genitori della cucciolata. Sappiamo che i geni giocano un ruolo fondamentale, nel determinare il rischio di displasia dell’anca, quindi è importante un’attenta selezione dei riproduttori, ma essendo questo un espressione fenotipica, i dati acquisti non rappresentano l’effettiva espressione nella prole dei tratti genotipicamente complessi della displasia dell’anca; quando poi questi sono associati ad alte percentuali d’inbreeding e all’impossibilità di accesso ai dati e/o indici dei pedigree dai certificati genealogici perché espressione dei soli soggetti sani e senza nessuna indicazione sugli ancestor malati, collaterali e discendenti, la faccenda si complica, per non dire che si rende impossibile. Pertanto l’errata interpretazione del dato fenotipico confuso spesso con quello genotipico produce un processo involutivo nei programmi di selezione di qualsiasi specie animale compresa la specie canina. Ciò comporta una grave lacuna per l’allevatore, ovvero la totale assenza del valore dell’indice di selezione globale che rifletterebbe il merito genetico relativo complessivo di ogni giovane cane.

La valutazione degli indici genetici attraverso i database forniti dai kennel Club e/o dalle società specialistiche, in sovrapposizione alle valutazioni biomeccaniche precoci, rappresenterebbero qualora ci fossero, un valido ausilio al controllo e alla gestione della displasia dell’anca nella popolazione canina di razza, ed ancora di più la condivisione scientifica dei dati acquisiti, in ambito internazionale. Ciò sarebbe possibile applicando gli opportuni strumenti scientifici dedicati e rendendo avulse le Società Specialistiche ad attività al di fuori di quelle tecniche.

✅ REPROVETgenetics ITALIA organizza corsi propedeutici a numero chiuso, per la valutazione della displasia dell’anca e di altre patologie genetiche nei piani di allevamento, con allestimento ed utilizzo dei database dedicati.