SINDROME DEL CUCCIOLO NUOTATORE 🌈

SINDROME DEL CUCCIOLO NUOTATORE 🌈

🖲 Swimming Puppy Syndrome

🔰 E’ una rara anomalia dello sviluppo riscontrata essenzialmente in alcune razze canine condrodistrofiche. Questa sindrome (ovvero il complesso di sintomi che la caratterizzano), appare soprattutto il quelle razze di cani caratterizzati da gambe corte ed ampia cavità toracica. Il Bulldog Inglese, il Basset Hound e il Terrier Scozzese sono particolarmente predisposti a questa sindrome.
Le cause sono del tutto sconosciute, sebbene varie teorie non documentate siano state formulate.
Sintomi:
L’espressione sintomatica, si può riscontrare fin dalla seconda settimana di vita, ed in particolare alla 5a e 6a settimana. All’inizio i soggetti colpiti sembrano deboli e incapaci di stare in piedi o di muoversi. Per progredire l’animale spinge tutto se stesso su tutta la lunghezza dello sterno. I neonati affetti continuano a crescere e a nutrirsi normalmente nonostante la disfunzione locomotoria. Apparentemente il tronco senza il supporto della parte finale dello scheletro procura una compressione dorso addominale del torace, dell’addome e della regione pelvica. Questa compressione toracica porta a un malposizionamento delle membra lateralmente, tanto da rendere impossibile sostenere il peso del corpo. In questo stadio dell’infermità , gli animali colpiti fanno dei caratteristici movimenti natatori con le gambe per riuscire a muoversi.
Malformazioni alle articolazioni si sviluppano a causa dell’alterata angolazione degli arti. Esami neurologici non danno generalmente segni registrabili di deficit.
Sintomi clinici di dispnea possono insorgere a causa di una grave compressione toracica. Si può facilmente sviluppare una polmonite , una costipazione a seguito della compressione pelvica e toracica.
Ulcere da decupito e abrasioni da urine sono anch’essi problemi associati.
Trattamento:
È sempre consigliato agli allevatori di cani condrodistrofici, di mettere tappetini soffici nel recinto in modo da far camminare meglio i cuccioli. Un materasso adatto si può fare ricoprendo della paglia pulita con una coperta.
Lo spesso strato di paglia sostiene il cucciolo goffo e fa diminuire le spinte meccaniche del corpo che tendono a causare la compressione dorso-addominale.
Si deve incoraggiare gli allevatori a far camminare i cuccioli almeno due volte al giorno fuori dal loro recinto e sopra un tappetino ruvido per esterni. Girare spesso i cuccioli, specie i più pesanti. La manipolazione passiva o massaggio della parte finale dello scheletro può migliorare il tono muscolare.
Una legatura che impedisca alle gambe di allargarsi lateralmente si può usare in modo da aiutare gli arti a sopportare il peso del corpo.
La legatura è fatta con nastro adesivo da 1 cm ½ o una garza da 2 cm. ½.
Controllare spesso che la legatura sia in tensione, se è troppo lenta verrà via facilmente. Cambiare al bisogno.
Gli allevatori vanno informati che fattori sia ambientali che genetici, possono avere influenza su questa sindrome e quindi scoraggiarli dalla riproduzione.

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LA VERITÀ SULLA DISPLASIA DELL’ANCA 🌈

LA VERITÀ SULLA DISPLASIA DELL’ANCA 🌈

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6070022/

🖲 Si allega il Link di uno dei tanti articoli disponibili in letteratura e riferiti allo studio della displasia dell’anca (CHD); i primi studi relativi a questa patologia nel cane, risalgono al 1935, questo articolo è stato pubblicato a maggio del 2015.

Mario Ginja, Ana Rita Gaspar e Catarina Ginja
ABSTRACT
“La diagnosi definitiva viene confermata radiograficamente valutando i segni della patologia articolare degenerativa – incongruenza e/o lassità passiva dell’articolazione dell’anca (articolazione coxo-femorale).
Non esiste un trattamento medico o chirurgico ideale, sono attualmente possibili solo trattamenti correttivi e/o conservativi, quindi la prevenzione basata sull’allevamento controllato è l’approccio ottimale.
I cani con un fenotipo normale possono essere portatori di alcune mutazioni e trasmettere questi geni alla prole.
Pertanto il metodo raccomandato per migliorare l’incidenza di questa patologia nella migliore conformazione dell’anca possibile, nella prole proveniente dai soggetti selezionati dovrà essere basata sulla stima del valore genetico dell’allevamento e non sull’esclusivo dato fenotipico (radiogramma)”.

⚠️ Il numero di pubblicazioni internazionali disponibili, non consente dubbi su quali siano le strategie necessarie nei confronti del controllo di questa patologia attraverso la selezione; sono pertanto disponbili gli strumenti, negli anni invece la volontà si è fatta aspettare, pur essendo materia di grande responsabilità per la selezione e per il benessere e la salute del cane.